San Felice è un’area costiera che ricade nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) denominata “Tombolo da Castiglione della Pescaia a Marina di Grosseto”, apprezzata per la varietà e l’importanza degli habitat che la compongono. L’Oasi affiliata WWF nasce dalla volontà del Gruppo Allianz, proprietario dei terreni, di valorizzare la zona a fini conservazionistici.
L’area si estende per circa 50 ettari, all’interno dei quali si possono riscontrare diversi habitat in parte naturali, in parte forgiati dal lavoro secolare dell’uomo, soprattutto a partire dalle grandi bonifiche avviate nell’800 dal Granducato Lorenese di Toscana.
La pineta, il cui impianto risale a quasi due secoli fa, è caratterizzata principalmente da Pino domestico (Pinus pinea) ed è inclusa nella ben più vasta “Pineta del Tombolo” di Grosseto. Presenta una struttura forestale con piante di media grandezza ed un folto sottobosco caratterizzato da specie vegetali tipiche della macchia mediterranea, come l’ Erica multiflora, la fillirea a foglie strette (Phillyrea angustifolia) e altri arbusti. Ospita coppie nidificanti di Ghiandaie marine (Coracias garrulus), specie dall’elevato interesse conservazionistico (Pezzo & Cianchi, 2014), simbolo dell’Oasi.
L’estesa fascia dunale costituisce un tipico elemento morfologico del sistema spiaggia-pianura costiera e rappresenta un ambiente di grande interesse naturalistico ed ecologico, poiché delimita e protegge i preziosi habitat retrodunali, fondamentali per la conservazione di un vasto numero di specie. Tali ambienti assumono un valore ancora maggiore in quanto, seppur diffusi fino ad epoche recenti, sono oggi sempre più rari.
Infine la fascia ripariale lungo il canale San Leopoldo (“Fiumara”), rappresenta una zona umida di importante pregio per l’avifauna nidificante e svernante, mentre alla foce si trovano interessanti lembi di vegetazione igrofila con diverse Cyperaceae, Juncaceae e Poaceae.
Le principali minacce che interessano l’area di San Felice arrivano dallo sviluppo urbanistico costiero e dall’erosione dei litorali strettamente connessa all’alterazione dei cicli sedimentari causata dagli interventi antropici nei bacini idrografici e lungo costa.
(www.isprambiente.gov.it).