Il Sito di Interesse Regionale (SIR) Torrente Trasubbie si estende per 1.380 ha nella parte centro-orientale della Provincia di Grosseto, tra il comprensorio amiatino e la pianura maremmana. Comprende l’alveo fluviale del torrente Trasubbie (affluente del fiume Ombrone) che nasce nella zona compresa tra il Poggio alle Sassaie (1.080 m s.l.m) e il Monte Buceto (1.152 m s.l.m), e i suoi affluenti (Torrente Trasubbino e Fosso Senna).
Il paesaggio prevalente di quest’area è rappresentato da un alveo fluviale ampio, caratterizzato da una distesa di alluvioni ghiaioso-ciottolose che conferiscono al letto del torrente una particolare conformazione larga e poco profonda. Tale alveo è solcato da una rete di rivoli appena incisi, collegati tra loro, quasi del tutto asciutti durante l’estate e percorsi da improvvise e violente piene durante il periodo autunnale o primaverile (Angiolini et al., 2005).
La rilevanza conservazionistica dell’area è dovuta alla presenza di habitat e specie d’importanza comunitaria, favoriti dall’elevata eterogeneità ambientale: il mosaico di seminativi, vigneti e oliveti gestiti in maniera tradizionale rappresenta un contesto importante soprattutto per specie di uccelli di interesse conservazionistico.
Tra questi merita citare l’Occhione (Burhinus oedicnemus), specie minacciata a livello continentale, che nidifica sul greto del Trasubbie. Il sito è caratterizzato inoltre da un ricco contingente floristico. Le fasce ripariali e le zone di golena del Trasubbie e del Trasubbino costituiscono gli ambienti di maggior pregio, soprattutto per la estrema rarefazione a cui questi habitat vanno incontro in tutta Italia (Comune di Scansano e Provincia di Grosseto, 2007).