[wpdevart_youtube width=”640″ height=”385″ autoplay=”1″ theme=”dark” loop_video=”1″ enable_fullscreen=”1″ show_related=”0″ show_popup=”0″ thumb_popup_width=”213″ thumb_popup_height=”128″ show_youtube_icon=”0″ show_annotations=”0″ show_progress_bar_color=”white” autohide_parameters=”0″ set_initial_volume=”false” initial_volume=”100″ disable_keyboard=”0″]GQwusLpELp0[/wpdevart_youtube]
Il gatto selvatico è una specie affascinante ed elusiva, che abita i nostri boschi riuscendo spesso a sfuggire al nostro sguardo. La sua osservazione in natura, infatti, è molto difficile. I rari incontri sono di norma fugaci e fortunosi, spesso lasciando con il dubbio il casuale osservatore. In alcuni casi, anche disponendo di foto a buona risoluzione, non è semplice, anche ad un occhio esperto, arrivare a determinare con certezza questa sottospecie. Felis silvestris silvestris e Felis silvestris catus (il comune gatto domestico), infatti, appartengono alla stessa specie e sono interfecondi, dando luogo a prole fertile. Sabato 7 Novembre alle ore 17.00, nell’abito di M’ammalia, la settimana dedicata ai Mammiferi organizzata da ATIt e ANMS, il protagonista sarà proprio di lui “Il gatto selvatico europeo in Italia”. Andrea Sforzi, Direttore del museo, da decenni impegnato nello studio della specie, ci guiderà in un viaggio affascinante alla scoperta di questo enigmatico felino. Parlerà della sua biologia, della distribuzione attuale, delle nuove metodologie di studio e di come virtualmente chiunque possa collaborare ad aumentare le conoscenze su questa specie.
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